In questo articolo cercheremo di capire come e quanto il CBD possa aiutare a ridurre l’ansia, disturbo di cui moltissime persone soffrono. Abbiamo già parlato di come il CBD possa aiutare a contrastare infiammazioni e dolori e abbiamo già citato gli effetti che il CBD ha su uomini e donne, ma con questo articolo vogliamo andare un po’ più nel dettaglio analizzando uno studio clinico e i suoi risultati.
Analizzeremo assieme uno studio del 2011 nel quale il CBD è stato somministrato ad alcuni pazienti che soffrivano di Disturbo d’Ansia Sociale o SAD (dall’inglese Social Anxiety Disorder). Il disturbo d’ansia sociale generalizzato è una delle condizioni di ansia e disagio che una persona può provare in situazioni sociali nelle quali c’è la possibilità di essere giudicato dagli altri.
Ansia e Cannabis: cura o conseguenza?
I soggetti che soffrono di disturbi d’ansia sembrano essere maggiormente portati verso l’utilizzo di cannabis rispetto a quelli senza questa tipologia di disturbi per la loro tendenza ad utilizzare l’erba come strumento per rilassarsi e per ridurre l’ansia ( Buckner et al, 2008 ). Resta da sottolineare però di quanto possa essere ambiguo e paradossale il rapporto della marijuana con l’ansia: tuttavia, il rapporto della cannabis con l’ansia è paradossale: se infatti molti consumatori di cannabis identificano la diminuzione dell’ansia come una delle maggiori motivazioni del suo utilizzo, episodi di intensa ansia o panico sono tra gli effetti indesiderati più comuni del THC ( Crippa et al, 2009). Infatti:
Queste affermazioni apparentemente contrastanti possono in parte riflettere il fatto che basse dosi del costituente più noto della pianta, Δ9-tetraidrocannabinolo (Δ9-THC), generano effetti simil-ansiolitici, mentre dosi più elevate producono reazioni ansiogeniche ( Crippa et al, 2009 ).
Il CBD come ansiolitico
Se il THC può portare ad un aumento delle reazioni ansiogeniche, il CBD ha invece effetti diametralmente opposti: è stato infatti dimostrato ( Zuardi et al, 1992 ) che il CBD riduce gli effetti ansiogeni del Δ9-THC e non sembra implicare alcuna interazione farmacocinetica.
Per studiare le proprietà ansiolitiche del CBD, i pazienti sono stati sottoposti al Simulation Public Speaking Test (SPST) ovvero una simulazione di una situazione in cui avrebbero dovuto parlare in pubblico.
Il gruppo di persone sottoposte a questo test era così suddiviso:
- 12 soggetti che non soffrivano di alcun disturbo d’ansia
- 12 soggetti che soffrivano di SAD e che hanno ricevuto una dose di CBD (600mg) prima del test
- 12 soggetti che soffrivano di SAD e che hanno ricevuto un placebo prima del test
Risultati del test
I risultati del test sono stati estremamente chiari e hanno dimostrato come il CBD possegga naturali proprietà ansiolitiche. Il pretrattamento dei soggetti affetti da SAD con CBD ha infatti ridotto in modo significativo l’ansia, il deterioramento cognitivo e il disagio nelle loro prestazioni linguistiche e ha ridotto significativamente l’attenzione nel loro discorso anticipatorio.
La quasi eliminazione di un’autovalutazione negativa durante la situazione di stress è un altro effetto importante registrato dai pazienti ai quali è stato somministrato il CBD. In sostanza l’assunzione di CBD non solo ha diminuito la sensazione di ansia e di disagio prima e durante la situazione di stress, ma ha migliorato la percezione di come il singolo soggetto avesse affrontato tale situazione.
Vi rimandiamo alla lettura completa dell’articolo che abbiamo qua riportato volutamente in estrema sintesi al fine di comprendere meglio tutti gli aspetti coinvolti in questo studio.