Effetti del CBD su uomini e donne

Effetti del CBD su uomini e donne

Uomini e donne: cosa cambia?

Abbiamo già parlato di come il CBD possa influenzare la dinamica del sonno e quali siano i suoi effetti sulla nostra cute. Oggi vogliamo descrivere come il CBD potrebbe avere effetti differenti in dipendenza del sesso. Il fatto che uomini e donne siano differenti e che siano governati da metabolismi e processi diversi tra loro, potrebbe significare che il CBD possa avere differenti effetti in relazione al sesso di ogni persona?

Probabilmente sei a conoscenza del fatto che alcuni fattori fisici influenzano il modo in cui il CBD ha effetto. Tra questi troviamo peso, età, forma e costituzione. Vediamo di che si tratta.

Una panoramica completa

Che tu sia uomo o donna non importa. Il CBD può assicurare dei benefici interessanti come la riduzione di infiammazione e del dolore. Di conseguenza, offre un sollievo naturale a molte persone che vogliono evitare altri rimedi.

Un altro vantaggio per uomini e donne è che il CBD è un valido aiutante per il recupero muscolare dopo l’allenamento. Sebbene tutto ciò possa essere considerato interessante, è bene sapere che il CBD può avere alcuni effetti diversi tra uomini e donne.

Gli effetti del CBD sulle donne

Oggi le donne usano i prodotti CBD per affrontare una serie di situazioni. Ad esempio, devi sapere che livelli elevati di estrogeni nelle donne possono causare frequenti sbalzi di umore oppure altre conseguenze a livello emotivo.

Il CBD e altri endocannabinoidi potrebbero incidere sugli estrogeni, aiutando a stabilizzare gli sbalzi d’umore per alcune donne. Ciò potrebbe significare che il CBD abbia degli effetti benefici in termini di ansia e depressione.

Crampi, gonfiore e infiammazione sono tutti problemi comuni per le donne durante la sindrome premestruale. Poiché il CBD è potenzialmente efficace nel ridurre l’infiammazione e il dolore, è particolarmente utile per le donne in questi giorni del mese.

Gli effetti del CBD sugli uomini

Il CBD offre anche benefici specifici per gli uomini. Tuttavia, è bene considerare che la maggior parte degli uomini potrebbe necessitare di un maggiore dosaggio di CBD rispetto alle donne per ottenere gli stessi benefici. Ciò è determinato dal fatto che gli uomini producono maggiore testosterone che è l’elemento principale che interagisce con il CBD.

Come emerge da uno studio pubblicato su Annals of the New York Accademy of Science, il CBD parrebbe aiutare ad aumentare il testosterone e la libido perché interagisce con i recettori dei cannabinoidi presenti nel tessuto testicolare.

Alcune ricerche hanno dimostrato che l’aumento iniziale del testosterone dura solo per un po’. Anche se il CBD può servire come afrodisiaco per gli uomini, non permette di ottenere una durata di lungo periodo. Inoltre, quest’ultima varia da persona a persona.

Bibliografia

Differenze tra CBD e THC

Differenze tra CBD e THC

Differenti fin dall’origine

Nonostante CBD e THC siano due cannabinoidi provenienti entrambi dalla pianta di canapa, presentano sostanziali differenze: le piante di Canapa Light sono ricche di CBD e presentano invece un bassissimo quantitativo di THC (in Italia ad esempio, sono coltivabili piante di canapa che presentano un valore massimo di THC dello 0.6%, come esplicitato dall’ art.4 c4 Legge 242/16). Al contrario, le piante di Marijuana sono ricche di THC e presentano usualmente valori limitati di CBD.

Non è solamente l’origine a distinguere questi due cannabinoidi, ma anche gli effetti che offrono e in che modo interagiscono con il nostro corpo. Comprendere queste differenze è importante per scegliere il prodotto CBD giusto per le nostre esigenze, soprattutto se stiamo provando un prodotto a base di cannabis light per la prima volta.

Terpeni, flavonoidi, isolati, distillati… ci sono molti termini diversi associati al CBD ed è facile confondersi. E per iniziare a capire tutto, è importante per noi offrire una rapida panoramica di quali sono le distinzioni tra CBD e THC. Ecco cosa devi sapere.

La differenza tra CBD e THC

C’è una grande differenza tra CBD e THC, anche se i due termini spesso vengono confusi, soprattutto da chi si approccia per la prima volta a questi cannabinoidi. Sebbene entrambi siano cannabinoidi ottenuti dalla pianta di cannabis ed entrambi offrano una vasta gamma di potenziali benefici terapeutici, gli effetti del CBD rispetto al THC variano parecchio.

Quali sono allora alcune delle maggiori differenze? Abbiamo cercato di riassumerli nei 2 seguenti fattori.

La prima differenza si basa sugli effetti psicoattivi. Di sicuro, il THC ha effetti psicoattivi mentre il CBD no. Il CBD non provoca infatti il classico “sballo” ricercato dal consumatore di THC.

Il secondo fattore da considerare quando si parla delle differenze tra CBD e THC è la funzione nel corpo. Il CBD e il THC lavorano entrambi con il sistema endocannabinoide naturale del corpo per offrire benefici simili. Detto questo, ciò non implica che abbiano lo stesso effetto sul nostro corpo. Insomma, non agiscono nello stesso modo.

Anche se abbiamo ancora molto da imparare su come funzionano esattamente CBD e THC, sembrerebbe che il motivo per cui il THC ha un effetto psicoattivo mentre il CBD non lo ha è a causa del recettore CB1, che produce in risposta sostanze che arrivano al cervello e ne modificano l’usuale funzionamento. Si pensa che il CBD sia abbastanza inefficace nell’influenzare il recettore CB1, al punto che può effettivamente controbilanciare gli effetti inebrianti del THC.

Quindi, THC e CBD sono due cannabinoidi che differiscono in maniera sostanziale perché producono effetti nel corpo completamente diversi sia in termini di conseguenze che di effetti psicoattivi. Per scoprire altre informazioni sul CBD leggi l’articolo “CBD e cannabinoidi” sul nostro blog.

Il CBD aiuta a dormire?

Il CBD aiuta a dormire?

Proprietà del CBD

Da anni, il CBD è stato studiato per capirne gli effetti sulla salute, tuttavia, un gran numero di persone si domanda ancora: il CBD può aiutare a dormire?

La risposta è affermativa, ma è necessario comprendere ancora un paio di aspetti prima di dare una risposta totale. In ogni caso, secondo gli scienziati si sono fatti dei grossi passi avanti nella scoperta di svariati benefici: il CBD ha delle proprietà rilassanti, antidolorifiche e antinfiammatorie.

Nelle prossime righe, scopriremo come il CBD può aiutare il sonno e quali sono i benefici di questo prodotto in termini di stress e dolore.

CBD come aiuto per dormire: funziona davvero?

Il CBD potrebbe essere un’ottima soluzione per quelle persone che soffrono di insonnia. La qualità del sonno è cruciale per la salute, tuttavia, l’insonnia colpisce almeno il 10%-15% della popolazione mondiale.

Uno studio ha dimostrato che utilizzare un piccolo dosaggio di CBD concilia il sonno meglio rispetto ad un placebo. Un’altra ricerca effettuata dall’Università del Colorado1, ha osservato che quando i pazienti assumevano 300-600 mg di olio di CBD, i livelli di cortisolo diminuivano e l’olio agiva come sedativo.

Benefici dell’olio di CBD per dormire

Uno dei vantaggi dell’olio di CBD rispetto ai farmaci da banco è che potrebbe risultare un’alternativa più naturale per curare i disturbi del sonno. Infatti, la maggior parte delle soluzioni che si trovano in farmacia potrebbero avere delle conseguenze come sonnolenza, agitazione, disfunzioni sessuali e altro.

Trattamento per stress e insonnia

In uno studio brasiliano, i ricercatori hanno somministrato a 57 maschi CBD per via orale o un placebo per 90 minuti prima di essere sottoposti a un finto test di parlare in pubblico. I ricercatori hanno scoperto che un dosaggio di CBD di 300 mg era il più efficace nel ridurre l’ansia durante il test2.

Come detto, il CBD è un’opzione che può essere utilizzata anche per abbassare i livelli di cortisolo, un ormone dello stress che raggiunge il suo massimo durante il mattino. Tuttavia, le persone che soffrono di insonnia potrebbero avere alti livelli di cortisolo anche durante la notte e influenzare così la qualità del sonno.

CBD per ridurre il dolore

Per gestire la ricezione del dolore, il sistema endocannabinoide naturale del tuo corpo si attiva automaticamente. Gli scienziati affermano che il CBD può aiutarti a dormire diminuendo il disagio cronico.

Secondo uno studio pubblicato su Frontiers nel 20183, il CDB ha il ruolo di alleviare il dolore. I ricercatori hanno scoperto che il CBD, in diversi dosaggi, può essere destinato ad affrontare alcuni dolori cronici come mal di testa, emicrania, artrite e sclerosi multipla.

Scopri di più sugli effetti antinfiammatori e di riduzione del dolore nel nostro articolo dedicato e prova i prodotti CBD che trovi nel nostro cannabis light shop.

Bibliografia

  1. Scott Shannon, Nicole Lewis, Heather Lee, Shannon Hughes –Cannabidiol in Anxiety and Sleep: A Large Case Series
  2. Linares IM, Zuardi AW, Pereira LC, et al. – Cannabidiol presents an inverted U-shaped dose-response curve in a simulated public speaking test. Revista brasileira de psiquiatria
  3. Sonja Vučković, Dragana Srebro, Katarina Savić Vujović, Čedomir Vučetić, Milica Prostran – Cannabinoids and Pain: New Insights From Old Molecules

Cosa è il CBDA?

Cosa è il CBDA?

Cos’è il CBDA?

Il CBDA è l’acido cannabidiolico, isolato per la prima volta nel 1996 e che ha dato il “la” per le scoperte di CBD e THC.

Il CBDA è il precursore chimico del CBD che si trova nella cannabis grezza e da cui si ottiene il CBD attraverso un processo chiamato decarbossilazione. Potrebbe essere inteso come la forma più pura del CBD e interagisce con il nostro corpo in maniera completamente diversa.

Differenze tra CBDA e CBD

Tra tutti i cannabinoidi, CBD e THC sono quelli più comuni e noti presenti nella pianta di cannabis. Per semplificare a livello estremo la differenza tra questi due, possiamo sintetizzare così: il THC produce un effetto psicoattico, mentre il CBD no.

CBD e THC non sono gli unici due cannabinoidi presenti nella pianta di cannabis. Ad esempio c’è anche il CBDA. Quindi, cosa è il CBDA e quali sono i suoi benefici? Scopriamolo nelle prossime righe.

Benefici ed effetti collaterali dell’acido cannabidiolico

C’è ancora molta ricerca da fare, ma sappiamo già qualcosa su come il CBDA potrebbe rivelarsi utile.

Infatti, la prima differenza con il CDB è che il CBDA influenza maggiormente i livelli di serotonina. Questi servono ad inviare segnali tra le cellule e assumono un ruolo cruciale in termini di sonno, umore e appetito. Se il CBDA fosse in grado di equilibrare la serotonina, gli scienziati potrebbero iniziare a pensare che possa essere utile per combattere nausea, vomito e ansia.

Per quanto riguarda gli effetti collaterali, il CBDA sembra essere abbastanza tollerabile, sebbene a dosi elevate possa produrre alcuni degli stessi effetti collaterali di alte dosi di CBD, tra cui vertigini e secchezza delle fauci.

CBDA o CBD: cos’è meglio?

Quindi, quale di questi due cannabinoidi è migliore? Entrambi gli elementi sembra che diano importanti benefici in termini di salute e benessere. Tuttavia, negli ultimi anni, il CBDA sta guadagnando terreno nei confronti del CBD.

Pertanto, la domanda che ti dovresti porre non è quale sia il migliore tra i due in termini assoluti ma in base al risultato che vuoi ottenere. Per esempio, se vuoi conciliare il sonno, il CBD è più indicato; mentre se vuoi ridurre l’ansia, il CBDA potrebbe essere la soluzione migliore. Da uno studio emerge anche che il CBDA potrebbe avere un effetto anti-nausea ed aiutare il tutte quelle situazioni che ne sono la causa.

Nei prossimi anni, l’industria della cannabis potrebbe concentrarsi di più sulla produzione di prodotti a base di CBDA. Ad oggi, il CBD è sicuramente più diffuso e sono disponibili soluzioni sicure e che suggeriscono benefici nella tua routine quotidiana alla ricerca del benessere.

Bibliografia

Benefici del CBD sulla pelle: quali sono?

I benefici del CBD sulla pelle

L’utilizzo del CBD si sta sempre più diffondendo per affrontare un’ampia gamma di disturbi. Utilizzato in alcune terapie, potrebbe garantire dei benefici anche quando si tratta di cura della pelle.

Il CBD aiuta in diverse situazioni come quelle in cui si è stressati oppure si hanno dolori muscolari. Alcuni studi provano che il CBD sia uno strumento efficace anche per i problemi di inestetismi della pelle.

Con così tanti benefici del CBD sulla pelle, ci sono molti buoni motivi per aggiungere il CBD alla tua routine di cura della pelle.

L’assorbimento del CBD attraverso il contatto con la pelle offre una serie di benefici e, poiché è considerato sicuro e delicato per tutti i tipi di pelle, molte persone sono in grado di godere delle proprietà terapeutiche aggiuntive di questo cannabinoide.

Per questo motivo, abbiamo deciso di mostrarti 3 benefici sorprendenti che il CBD può avere sulla tua pelle. Vediamoli tutti.

Quali sono i vantaggi del CBD per la cura della pelle?

I vantaggi di questo prodotto derivano dal suo utilizzo topico, ovvero direttamente a contatto con la pelle. Ecco tre vantaggi che otterrai fin da subito:

Riduzione dell’acne

L’acne è una condizione che si verifica quando lo sporco, il sebo e le cellule morte della pelle rimangono intrappolate nei pori. Ciò determina l’accumulo di batteria e la produzione dell’acne.

Il ruolo del CBD in questo contesto è quello di evitare che si formi lo sporco, quindi anche di evitare che i batteri abbiano terreno fertile su cui crescere. Inoltre, previene anche l’infiammazione della pelle, un altro fattore che porta alla diffusione dell’acne.

Effetto antiage

Diventando più vecchi, la pelle perde elasticità e idratazione. Le conseguenze sono opacità, arrossamento e rughe. L’olio di CBD, invece, è un prodotto idratante che contiene acidi grassi sani che possono rimpolpare la pelle soprattutto se viene integrato con prodotti antiage.

Può alleviare la secchezza

Abbiamo capito che il CBD ha delle proprietà idratanti. Ciò gli consente di essere utilizzato anche per alleviare le sensazioni di pelle secca oppure di prurito.

Cura della pelle con CBD

Durante la ricerca della cura della tua pelle, ti imbatterai in diverse tipologie di prodotti CBD. In questo contesto, è importante scegliere sempre prodotti di qualità che sono testati in laboratorio.

La maggior parte di queste soluzioni include CBD puro e nessun ingrediente aggiuntivo come, ad esempio, degli additivi che potrebbero irritare la pelle. Infine, è importante assicurarsi di acquistare sempre prodotti CBD legali.

Bibliografia

Matthew J. Lin,Danielle Dubin, Hooman Khorasani – 2019 – The potential role of cannabinoids in dermatology

I Terpeni, cosa sono?

terpeni

terpeni sono biomolecole ovvero dei composti naturali che conferiscono particolari profumi e gusti alle piante.

Non vengono prodotti solo dalle piante (le conifere specialmente) ma anche da alcuni insetti, si trovano anche nelle resine e negli oli essenziali.

Sovente gli aromi utilizzati nel cibo e nei profumi sono derivati da terpeni o terpenoidi naturali.

Tuttavia, questo termine viene associato principalmente alla cannabis light: scopriamo insieme quale ruolo gioca nell’erba legale.

Qual è la funzione dei terpeni?

I terpeni hanno diversi ruoli, difendono molte specie di piante da predatori o da microrganismi difatti le maggiori interazioni sono di tipo pianta-insetto.

In alcune piante, invece, il ruolo di queste molecole è quello di attirare gli insetti impollinatori.

Come dicevamo si tratta di biomolecole suddivise in classi per via del numero di unità di isopreni di cui sono composte.

In generale, si distinguono:

  • monoterpeni,
  • diterpeni,
  • triterpeni,
  • sesquiterpeni.

Molti terpeni seguono la regola dell’isoprene, ovvero sono formati da unità di cinque atomi di carbonio con struttura isoprenica e gli isopreni sono legati tra loro secondo il sistema testa-coda.

I terpeni, inoltre, non vanno confusi con i terpenoidi che sono composti con proprietà diverse a seconda della loro struttura biochimica.

Qual è il ruolo dei terpeni negli oli essenziali

Effettivamente questo dei terpeni sembra un concetto un po’ astratto, proviamo a renderlo più concreto.

Quando tagliamo un rametto di rosmarino e ne annusiamo la fragranza, quando spezzettiamo le foglie di menta o tagliamo un limone sentiamo le fragranze che sono liberate dai terpeni.

Le piante hanno quel determinato profumo grazie alla combinazione di queste molecole.

Quando un aroma è molto intenso allora sappiamo che quella pianta contiene una grande varietà, e quantità, di terpeni.

Sappiamo inoltre che gli oli essenziali hanno precise capacità e caratteristiche, alcuni ad esempio sono rilassanti, e questo è sempre merito delle molecole.

Quali sono i più diffusi in natura?

Sicuramente tra i più diffusi vi sono:

  • Limonene,
  • Mircene,
  • Pinene,
  • Beta-Cariofillene,
  • Linalolo.
  • Ecco quali sono le loro caratteristiche:

– Limonene

È il classico terpene degli agrumi. Fra i suoi benefici citiamo:

  • diminuzione dello stress
  • migliora l’umore
  • allevia il reflusso gastroesofageo
  • proprietà antimicotiche e antibatteriche
  • – Mircene

Ha un odore muschiato, erbaceo e terroso, lo possiamo sentire nei chiodi di garofano ad esempio. È presente in grandi quantità nelle specie di canapa sativa. Ha proprietà rilassanti, allevia lo stress ed aiuta ad addormentarsi.

– Pinene

È il terpene che conferisce alle piante il caratteristico aroma di pino e abete. Ha effetti balsamici, aiuta a rilassarsi e promuove il buonumore.

– Beta-Cariofillene

E uno dei terpeni che conferisce alla cannabis un aroma speziato, legnoso e pepato ed è in grado di promuovere sensazioni di gioia ed euforia, migliora l’umore e contrasta lo stress.

– Linalolo

Questo terpene ha una fragranza pungente, quella che caratterizza la lavanda ed ha proprietà rilassanti.

Come vengono usati?

Principalmente sono impiegati in questi settori:

  • Industriale,
  • Farmaceutico,
  • Cosmetico,
  • Alimentare.

Facciamo un esempio: i piretroidi vengono usati nell’agricoltura come insetticidi, mentre alcuni terpeni sono ancora in fase di studio per poterne sfruttare i benefici in campo farmaceutico.

I terpeni e la canapa

Prendiamo in esame la canapa sativa: contiene 120 tipologie terpeniche differenti.

Ognuno di essi concorre al corretto equilibrio metabolico della pianta e costituisce anche una barriera difensiva contro parassiti, insetti e funghi.

Nelle infiorescenze troviamo soprattutto i monoterpeni, come il limonene, che è antiparassitario ma anche antimicotico e conferisce un sapore amaro che lo rende poco invitante agli erbivori.

I terpeni della cannabis vengono isolati con il metodo di estrazione con alcol o CO supercritica che isola tutti i componenti essenziali della pianta di canapa senza recare danni.

Tramite questo sistema deriva un estratto di CBD completo in tutti i suoi elementi.

È stato studiato che i terpeni della canapa, hanno sull’organismo umano, diversi effetti benefici: migliorano l’umore, ad esempio, rafforzano le difese immunitarie, aumentano l’appetito e migliorano la qualità del sonno.

I terpeni, in alcuni casi, possono agire nella riduzione degli effetti ansiolitici causati dal THC, amplificando i benefici dei cannabinoidi come CBD, CBN e CBG

Erba legale online, come comprarla?

erba legale online

Ad oggi, sempre più persone, acquistano erba legale online per i suoi incredibili benefici quali:

  • stimolazione nella produzione di serotonina,
  • riduzione dell’ansia,
  • cura i disturbi del sonno,
  • contrasta l’invecchiamento delle cellule.

Ci sono due modi per comprare l’erba legale: andare in un cannabis light shop oppure acquistare online.

Abbiamo pertanto deciso di ideare una guida all’acquisto della canapa legale onde evitare di incorrere in truffe o in spese non certificate.

Come comprare l’erba legale online?

In realtà di siti ce ne sono tanti, la questione non è tanto come, quanto e cosa acquistare, infatti la procedura è molto semplice: si cerca su Google, si apre il sito, si sceglie il prodotto, si paga e l’acquisto arriva a casa. Molto facile.

Tutta la differenza la fa dove si compra: ci sono negozi seri ed affidabili e negozi che non lo sono per niente.

Cosa si rischia comprando in un negozio non sicuro?

Di ricevere canapa di pessima qualità, magari vecchia, magari povera di CBD.

Per acquistare la canapa light, inoltre, occorre essere maggiorenne e si deve sapere che, in Italia, è vietato utilizzarla se non per uso tecnico.

Come scegliere i siti dell’erba legale giusti

In primis c’è da verificare se i prodotti sono certificati.

La canapa deve essere bio, coltivata senza l’ausilio di pesticidi e fertilizzanti chimici.

È molto importante informarsi su chi vende, ovvero: come viene coltivato il prodotto? Quali tecniche si usano? Che esperienza e conoscenze ci sono sulle tipologie di cannabis?

Soprattutto: dove viene coltivata la cannabis?

Infatti, ci sono metodi per ottenere una fioritura migliore e più ricca di CBD.

Altra cosa importante: i lotti vengono analizzati per esser sicuri che si tratti di cannabis legale, ciò significa che prima della vendita il prodotto deve passare per il laboratorio ed essere analizzato, ciò serve a stabilire che il THC sia nella norma.

Quali sono i vantaggi del comprare canapa legale online?

In primis, sicuramente, il fatto che sia sempre a disposizione; non tutte le città hanno un CBD shop, oppure in alcune vi è un negozio ma magari è lontano e può essere stressante affrontare il traffico ed il caos.

Quindi, perché non ordinarla comodamente da casa?

Si può scegliere con calma il prodotto, verificare che sia un sito serio e poi si riceve l’articolo scelto a casa.

Nel negozio di solito è difficile scegliere con calma, fra il venditore e i clienti in attesa; acquistare online è molto meno stressante

Chi può produrre canapa legale?

Domanda interessante: siamo sul sito, stiamo scegliendo il prodotto e poi ci coglie il dubbio “Ma questi che la vendono possono produrla?”.

Secondo la legge 242 del 2016 non esistono restrizioni di alcuna categoria per la coltivazione; può farlo chiunque senza avere l’obbligo di farne denuncia alle FFOO, attenzione però: i semi utilizzati devono far parte della lista delle sementi certificate dall’UE.

Consigli per acquistare online

Tra i migliori portali on line, non possiamo non menzionare CBDCollection.it.

CBD Collection nasce nel 2017 dalla collaborazione fra due amici che vogliono iniziare a commercializzare la cannabis light legale.

Il team si compone di figure che hanno competenze diversificate (dal mondo agricolo, a quello informatico e digitale).

I prodotti sono tracciabili e garantiti, viene selezionato solo il meglio dalle produzioni.

L’Azienda ogni giorno studia e perfeziona le nuove genetiche di cannabis light, analizza le nuove tecniche di coltivazione e trasformazione della materia prima.

Le piante sono tutte controllate e verificate per ottenere un prodotto di alta qualità.

Olio CBD: quali sono i migliori e quali comprare

oli cbd

Ti hanno incuriosito l’olio  CBD?

Vuoi saperne di più?

Sei nel posto giusto.

Andiamo ad affrontare quest’argomento: vedremo che caratteristiche ha il cbd oil e come riconoscere un prodotto di qualità.

Che cos’è l’olio di cannabidiolo?

L’olio di cannabidiolo si estrae dalla cannabis ma non è da confondersi con l’olio di canapa.

Questo perché solo l’estratto dalla pianta e dai fiori si può definire olio di cannabis, mentre l’olio che si ottiene dalla lavorazione dei semi di canapa prende il nome di olio di semi di canapa.

Per estrarre il cbd di solito si usa dei processi chimici che servono a prelevare i cannabinoidi, terpeni e flavonoidi.

Ecco cosa contiene l’olio di cannabis light:

  • vitamine e minerali
  • acidi grassi essenziali
  • terpeni
  • flavonoidi
  • cannabinoidi

Il segreto del successo di questo prodotto sta nelle sue incredibili proprietà benefiche:

  • ha effetti benefici sul cuore e sul sistema cardiocircolatorio
  • riduce il dolore
  • contrasta depressione e ansia
  • migliora i disturbi neurologici
  • attenua i sintomi del cancro
  • combatte l’acne
  • aiuta il rilassamento
  • protegge il sistema immunitario
  • migliora la memoria
  • migliora il controllo del corpo (Parkinson ed epilessia)

Qual è la differenza fra olio di THC e olio di CBD

L’olio di THC fa parte degli estratti della cannabis terapeutica o ricreativa, viene quindi usato per scatenare effetti ricreativi o per affrontare problematiche come l’insonnia o i dolori.

L’olio di CBD viene estratto dai fiori della pianta di cannabis sativa, non ha effetti psicotropi e si usa per i motivi sopra elencati; inoltre va sottolineato che il primo è illegale mentre il secondo è legale.

Come si riconosce un prodotto di qualità

Per prima cosa assicuratevi che sia legale, ovvero il THC non deve superare lo 0,2%; inoltre bisogna fare attenzione alla qualità, metodi di coltivazione e di estrazione, additivi e livello di concentrazione di CBD.

Sono importanti anche: la corretta etichettatura, nonché i test di laboratorio e le analisi dei prodotti.

L’olio non deve contenere sostanze come sciroppo di mais, grassi trans, additivi artificiali, diluenti e conservanti geneticamente modificati, ma è fondamentale che contenga il CBD, i terpeni, i flavonoidi e i fenoli solo così possiamo ottenere davvero il massimo beneficio.

Dove trovare dei prodotti di cbd oil di qualità

Sul nostro sito potete trovare una selezione di olio di CBD di altissima qualità, estratti da piantagioni biologiche e  made in Italy. Trovate diverse concentrazioni di CBD (Cannabidiolo): 5%, 10%, 15%, 20%, 25% e 30%, tutti derivati da origini 100% naturali e vegetali.

L’olio vettore prevalentemente usato è quello di cocco, arricchito di aromi naturali come la fragola.

Gli oli sono concentrati in un dispenser da 10ml, pratico ed efficace e vengono prodotti esclusivamente in Italia presso un laboratorio, riconosciuto dal Ministero della Salute, dove si rispettano i più alti standard qualitativi HACCP e ISO 9001.

Come si usa l’olio CBD

Può essere assunto oralmente, o può essere applicato sulla pelle, in caso di acne ad esempio.

Per l’assunzione per via orale si utilizza il contagocce presente nella confezione e si applica il numero desiderato di gocce sotto la lingua, si attendono 5 minuti per l’assorbimento e poi si può bere.

Il dosaggio dipende interamente dall’effetto che si vuole ottenere, è preferibile iniziare con una piccola dose e poi nel caso aumentare; si può assumere da 1 a 3 volte al giorno.

Non sono stati registrati effetti collaterali; infatti, gli studi effettuati non hanno portato alla luce effetti nocivi secondari né in relazione al sistema nervoso centrale, né per le funzioni di base del corpo e né per l’umore.

Tuttavia, è bene fare delle raccomandazioni: se si assumono farmaci, prima di assumere le gocce il cbd oil è bene consultare il medico. Se usato in concomitanza con dei farmaci può inibirli, come nel caso del pompelmo.

Cos’è la cannabis light?

Il consumo della cannabis light, oggi, è in continua crescita: sarà per le sue proprietà benefiche, o per il suo piacevole sapore, ma il suo uso è in netto aumento.

Nonostante, sia stato già detto molto in merito alla cannabis leggera, c’è ancora troppa disinformazione: cerchiamo pertanto di fare chiarezza e di capire definitivamente cos’è la cannabis light e dove la si può acquistare.

Iniziamo col dire che la cannabis light viene ricavata dalle infiorescenze femminili della Canapa Sativa.

Che cosa differenzia la cannabis legale da quella illegale?

La cannabis light è ricca di CBD, il Cannabidiolo che non è psicogeno a differenza del THC (tetraidrocannabinolo).

Purtroppo, CBD e THC molto spesso vengono confusi, e si pensa che la canapa legale sia una droga, con effetti psicotropi, da vietare.

Affinché questa sostanza sia legale ci viene in aiuto la legge che stabilisce che: la canapa legale può contenere una concentrazione di THC non superiore allo 0,5% e quindi non ha effetti psicotropi.

Cannabis light e cannabis terapeutica, quali sono le differenze?

Anche in questo caso c’è molta confusione: la cannabis terapeutica viene prescritta per alcune patologie specifiche.

Tale qualità di cannabis, prescritta dal medico, ha una concentrazione più alta di THC, tra il 5% e l’8%.

Tra le patologie per cui è prescrivibile rientrano:

    • sclerosi multipla,

    • dolore oncologico e cronico,

    • perdita di peso in anoressia,

    • HIV,

    • chemioterapia,

    • glaucoma,

    • sindrome di Tourette.

Cannabis Light: quali sono gli usi consentiti della marijuana light

Secondo la legge 242, la cannabis light può essere utilizzata in campo alimentare, usando i semi per il pane, ad esempio, ma anche l’olio (i semi in particolare sono ricchi di Omega 3 e Omega 6); si può usare anche in ambito tessile e nella bioedilizia.

Quali effetti produce il cbd legale

Gli effetti del cbd sono molto diversi da quelli del THC.

Osservando quali sono le conseguenze circa l’utilizzo della sostanza legale, notiamo come in realtà sia antipsicotica perché contrasta gli effetti del THC, così la minima percentuale presente non è in grado di causare problemi.

Tra i benefici riscontrati nell’uso del CBD rientrano:

    • antidepressivo,

    • antistress,

    • antispastico,

    • antiemetico,

    • antiossidante,

    • neuroprotettivo,

    • antidolorifico,

    • antibatterico,

    • antiflogistica.

A questo punto è normale chiedersi se tutti possono utilizzarla.

La risposta è sì: ad esempio se si soffre di insonnia, quando si è stressati e non si riesce a rilassarsi se può far uso perché il cbd non causa ansia; oppure in caso di infiammazioni e patologie infiammatorie, soprattutto se causano dolori (come la fibromialgia o l’artrite e l’emicrania), o ancora per stimolare l’appetito e placare il vomito.

Quando non si deve assumere il CBD

In generale, l’uso della cannabis light è sconsigliato in gravidanza, allattamento o se si soffre di patologie cardiache; è inoltre da evitare l’assunzione in corrispondenza ad antibiotici o antidepressivi perché tende a diminuirne l’effetto.

Inoltre, se si soffre di pressione bassa occorre fare attenzione; fumarla non crea gli stessi effetti nocivi del tabacco ma può causare problemi respiratori e cardiaci.

L’ideale sarebbe farsi una bella tisana o gli estratti: esistono anche alle bevande alla canapa oppure delle essenze per l’aromaterapia.

Cannabis legale e la legge in Italia

Come già citato, In Italia la coltivazione della canapa è regolamentata dalla legge 242 del 2016.

La percentuale di THC è fissata allo 0,5%.

Attenzione però: la coltivazione può avvenire solo da un seme che è stato prima certificato.

Questo serve ad ottenere la piena tracciabilità del prodotto.

La controversia riguarda la commercializzazione: vendere prodotti a base di cannabis light è spesso visto come “vendita di stupefacenti” pertanto capita molto spesso che la vendita sia bloccata temporaneamente o messa in discussione.

Nel 2019, ad esempio, la Corte di Cassazione ha dichiarato illegali la gran parte dei prodotti derivati dalla canapa tranne i prodotti per la bioedilizia, per la cosmetica o per l’abbigliamento.

Dove si compra l’erba legale?

In Italia si possono trovare alcuni negozi di canapa che purtroppo spesso hanno vita breve.

Esistono tuttavia portali certificati on line di erba legale, dove è possibile acquistare la cannabis.

Sul nostro portale cbdcollection.it, potrete trovare una vasta gamma di prodotti tutti tracciati e certificati e ricevere assistenza non solo per quanto riguarda le fasi di acquisto, ma anche per ricevere preziosi consigli su quale tipologia acquistare soprattutto per chi è alle prime armi.

L’Hashish, il principale derivato della Cannabis

Hashish CBD fumo di cannabis light

In questo articolo andremo ad approfondire uno dei sottoprodotti della Cannabis più famosi e scopriremo cos’è l’Hashish e come viene prodotto, sia nella sua versione originale, sia nella versione di Hashish CBD ottenuta dalle piante di Canapa Light.

L’hashish è un derivato della marijuana che si ottiene dalla separazione dei tricomi dalle infiorescenze della pianta di cannabis. I tricomi sono quelle piccolissime strutture presenti sulla superficie delle cime e che contengono i componenti più importanti della pianta di Canapa: resina, Terpeni, Cannabinoidi e tutte le altre molecole che tanto sono care agli amanti della Cannabis.

La semplicità e i bassi costi dei processi di estrazione ne fanno il derivato più apprezzato ed utilizzato al giorno d’oggi, sia nella versione originale, sia nella versione di Hashish CBD.

Storia dell’Hashish

Possiamo ritrovare le prime testimonianze della produzione ed utilizzo di hashish oltre 1000 anni fa, nella cultura araba. Tra i riferimenti letterari che testimoniano il consumo di Hashish ricordiamo “Il racconto del mangiatore di hashish” dei 1001 racconti arabi: la storia di un uomo che ha sperperato tutti i suoi soldi per le donne e consumava hashish per sognare di riacquisire la sua ricchezza.

L’hashish si fece conoscere in Europa attraverso le testimonianze di Marco Polo, famoso esploratore delle zone dell’Asia, che confermò l’utilizzo di Hashish tra i persiani, e in particolare riportò le storie degli Hashashin. Questi altro non erano che assassini e mercenari che fumavano hashish prima di andare in battaglia al fine di inibire la paura e la sensazione del dolore.

L’utilizzo in Europa crebbe a seguito delle campagna d’Egitto, quando molti soldati entrarono in contatto con questo derivato e ne riportarono gli effetti in patria. Al giorno d’oggi, l’uso in Europa è diventato così massivo da rendere questa regione il maggior consumatore di Hashish al mondo.

I primi studi medici

Ci sono alcuni rapporti, dall’inizio del XIX secolo, sull’uso della cannabis da parte di medici europei, tuttavia, l’effettiva introduzione della cannabis e dell’Hashish nella medicina occidentale avvenne a metà del XIX secolo attraverso le opere di Willian B. O’Shaughnessy, un medico irlandese, e dal libro di Jacques-Joseph Moreau, uno psichiatra francese.

O’Shaughnessy prestò servizio in India con gli inglesi per diversi anni e stabilì il suo primo contatto con l’uso di cannabis in quel paese. Studiò la letteratura sulla pianta e descrisse molti preparati popolari, valutando la sua tossicità negli animali e, successivamente, testando il suo effetto su pazienti con diverse patologie. Nel 1839 pubblicò l’opera: “On the preparations of the Indian canapa, o gunjah”, che, nel primo paragrafo, stabilisce un panorama dell’uso delle piante:

“Gli effetti narcotici della canapa sono popolarmente conosciuti nel sud dell’Africa, Sud America, Turchia, Egitto, Medio Oriente asiatico, India e nei territori adiacenti di Malese, Birmania e Siamese. In tutti questi paesi la Canapa viene utilizzata in varie forme, dai dissipati e dai depravati, come pronto agente di una piacevole intossicazione. Nella medicina popolare di queste nazioni, lo troviamo ampiamente impiegato per una moltitudine di affetti. Ma nell’Europa occidentale, il suo uso sia come stimolante che come rimedio è ugualmente sconosciuto ”.

Sir. William Brooke O’Shaughnessy – On the preparations of the Indian hemp, or gunjah (Cannabis Indica), their effects on the animal system in health, and their utility in the treatment of tetanus 6 and other convulsive disorders

Nel suo libro, O’Shaughnessy descrive vari esperimenti umani di successo utilizzando preparati di cannabis tra cui l’Hashish per reumatismi, convulsioni e principalmente per spasmi muscolari di tetano e rabbia.

Tecnica di produzione

Sono diverse le tecniche di produzione dell’Hashish e la produzione avviene oramai in tutto il mondo, ma la patria di questo derivato di Cannabis è indiscutibilmente il Marocco. Ai piedi della catena montuosa del Rif, esiste infatti uno dei maggiori centri di produzione di hashish del mondo: Issaguem, maggiormente conosciuta come Ketama. Una cittadina di poco più di 1500 abitanti, sulle cui alture cresce spontaneamente la canapa. Da queste piante si dice che provenga l’Hashish con il miglior sapore e le migliori qualità.

Ma come viene prodotto? Iniziamo con il dire che il distaccamento dei tricomi genera una polvere simile a sabbia molto fine e chiamata Kief. L’Hashish non è che il risultato della lavorazione del Kief attraverso tecniche che prevedono l’aumento di temperatura e pressione al fine di aumentarne la compattezza. Nella zona del Ketama l’estrazione viene fatta ancora a mano, battendo la marijuana su delle strutture simili ai tamburi. Partendo da fiori essiccati e posizionati su reti di nylon posizionate sopra dei recipienti, i produttori di Hashish procedono alla “battitura”: proprio come si farebbe con un tamburo, i fiori vengono battuti con piccole aste di legno per indurre al distaccamento dei tricomi che vengono poi raccolti nel recipiente sottostante.

Dopo la battitura e la raccolta, il Kief viene riscaldato con il fine di “attivare” i composti e di compattarlo sotto forma di “panette”, sfere o cilindri.

Principali differenze tra Hashish e fiori di Cannabis

Nonostante entrambi provengano dalla stessa pianta e vengano consumati spesso nelle stesse modalità, Hashish e erba differiscono per un aspetto importante. Trattandosi di un prodotto derivante da una lavorazione e come tutti i prodotti di estrazione, l’Hashish presenta dei valori di cannabinoidi molto maggiori, in particolare il THC può arrivare fino al 50-60%. Per coloro che ne fanno un utilizzo prettamente ludico, questo si traduce nel fatto che per ottenere lo stesso effetto, la quantità di hashish da consumare è sensibilmente inferiore a quella di erba.

Hashish CBD

Nel mondo della Canapa Light, l’Hashish CBD ricopre un importante ruolo per coloro che apprezzano la versione “originale”. I processi di estrazione sono infatti pressochè identici, con l’importante differenza che le piante di partenza non sono quelle di marijuana, ma quelle di Canapa Sativa. Questo consente di ottenere una concentrazione di THC inferiore ai limiti di legge, ovvero inferiore allo 0.2%, privando il prodotto di qualsiasi effetto psicotropo o drogante.

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Fonti

  • Mikuriya TH. Marijuana in medicine: past, present and futureCalif Med. 1969;
  • Aldrich M. History of therapeutic cannabis. In: Mathre ML, eds. Cannabis in medical practice. Jefferson, NC: Mc Farland; 1997;
  • Fankhauser M. History of cannabis in Western Medicine. In: Grotenhermen F, Russo E, eds. Cannabis and Cannabinoids. New York: The Haworth Integrative Healing Press; 2002;